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Lug 27 2009 0

Norme e criteri di dimensionamento

Dimensionamento delle condotte

l’attività di progettazione degli impianti all’interno della società è disciplinata da procedure consolidate che rispecchiano i parametri di verificabilità e rintracciabilità previsti dalla normativa sulla qualità dei sistemi aziendali UNI EN ISO 9001:2008.

Vengono osservate le normative di settore ed in particolare la norma tecnica UNI-CIG N. 9165, approvata con DM 27/03/06 ed i più recenti decreti 16.4.2008 “Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densita’ non superiore a 0,8” e 17.4.2008 “Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densita’ non superiore a 0,8”.

Con il termine “dimensionamento” viene intesa convenzionalmente la determinazione del diametro dei tubi (a seconda del materiale) al fine di garantire i livelli di pressione e portate alle varie utenze insistenti sulla rete, oltre alle eventuali future potenziali espansioni.
Le formule di calcolo di dimensionamento delle condotte e quindi dei loro diametri sono scelte tra quelle normalmente in uso a seconda dei campi di pressione. Normalmente tutta l’attività di progettazione vie svolta utilizzando elaboratori dedicati su cui sofisticati programmi di consentono di fare simulazioni e verifiche sul comportamento della rete.

I parametri principali di cui si tiene conto in fase di progettazione sono:
– dislocazione, tipologia e numero delle utenze da alimentare, con particolare riguardo ai consumi specifici ai coefficienti di contemporaneità ed alle condizioni climatiche locali, nonché le eventuali espansioni del territorio;
– la pressione del gas a monte, le perdite di carico, distribuite e concentrate ed ovviamente le pressioni garantite alle utenze nelle condizioni più gravose di esercizio.
– la velocità del gas, al fine di limitare il trascinamento di eventuali impurità e la rumorosità;
– i diametri da utilizzare ed i materiali al fine di garantire sicurezza e rapidità negli interventi di manutenzione.

Tutto ciò è preceduto da una accurata analisi del territorio fatta esclusivamente sul posto da tecnici di consolidata esperienza.

Dimensionamento delle altre componenti dell’impianto di distribuzione del gas

Le altre componenti dell’impianto di distribuzione del gas naturale che hanno un effetto sull’assetto distributivo dell’impianto stesso, vengono progettate in ottemperanza alle normative vigenti ed in particolare secondo i criteri specificamente e principalmente contenuti nelle seguenti norme tecniche:
– Norma UNI CIG 9167 per gli impianti di ricezione e prima riduzione del gas naturale;
– Norma UNI CIG 8827  per gli impianti di riduzione finale della pressione del gas;
– Norma UNI CIG 9860 per gli impianti di derivazione di utenza del gas.

Relativamente, in particolare, ai criteri di scelta dei misuratori del gas vengono utilizzati misuratori volumetrici a pareti deformabili per basse e medie portate, misuratori volumetrici a rotoidi per medie ed alte portate e misuratori venturimetrici per medie ed alte portate nei casi in cui non si riscontrino ampie variazioni nel tempo delle portate di gas da misurare.

Norme di riferimento per la realizzazione e l’esercizio degli impianti

Nell’attività di realizzazione della rete di distribuzione vengono osservate le norme di riferimento in vigore. Di seguito si riportano le principali norme:
– la legge 6-12-1971, n. 1083, sulla sicurezza di impiego del gas combustibile;
– il D.M. 16.4.2008 “Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densita’ non superiore a 0,8”
– il D.M. 17.4.2008 “Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con dnsita’ non superiore a 0,8”.
– il D.Lgs. 81/08 Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
– il D.M. 23-2-1971 e il D.M. 10-8-2004 (Modifiche alle “Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto”);
DPR 6-06-2001 N. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, modificato dal D.Lgs. 27-12- 2002, N. 301;
– le delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas;
– le norme tecniche specifiche per la sicurezza, pubblicate dall’ente nazionale italiano di unificazione (UNI), la cui osservanza fa presumere realizzati secondo le regole della buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza, i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile;
– le Linee Guida dell’ATIG cui fanno riferimento le delibere dell’AEEG sopra citate.